Dal primo luglio 2019 e dal primo gennaio 2020, scattano i nuovi obblighi, scaglionati per grandezza del soggetto, in termini di volume d’affari, relativi alla memorizzazione e all’invio telematico, all’Agenzia delle Entrate, dei corrispettivi giornalieri.
Più precisamente dal prossimo 1° luglio l’obbligo di trasmissione telematica scatterà per negozianti, per gli esercenti e per gli altri soggetti assimilati con volume d’affari superiore ad euro 400.000, mentre dal 1° gennaio 2020 l’obbligo scatterà per i soggetti con volume d’affari inferiore al menzionato limite.
Viene, infatti, previsto che i soggetti di cui all’articolo 22 della legge Iva, DPR 633 del 1972, devono memorizzare elettronicamente ed inviare telematicamente i corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate, per le operazioni effettuate che non sono documentate da fattura.
Al fine di andare incontro all’adattamento tecnologico o alla necessità di acquisto degli strumenti mediante i quali memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi, il decreto legge 119 del 2018 prevede un contributo pari al 50% della spesa sostenuta, con un massimo, per ogni strumento, di euro 250 per l’acquisto e di euro 50 per l’adattamento di quelli già posseduti. Tale contributo sarà utilizzabile sul modello F24 con la prima liquidazione periodica IVA successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa al costo sostenuto.
Per godere dell’agevolazione è necessario che il pagamento relativo all’acquisto o l’adattamento dei registratori di cassa telematici sia effettuato con modalità tracciabile. Sono ammessi quindi pagamenti tramite assegni bancari o postali, circolari, bonifico bancario, carte di debito e di credito.